ARI-Bg - QTC di Sezione 
 30-12-2012: ARI-Bg presente a BergamoScienza [de IK2NBW]
     

BERGAMO SCIENZA 2012

“ I RADIOAMATORI “

Quest'anno si è svolta la decima edizione di BERGAMO SCIENZA che ha visto impegnati i radioamatori della nostra sezione di Bergamo.
Da qualche anno veniamo coinvolti in questa manifestazione dall'Istituto Superiore Ettore Majorana di Seriate (BG) con il quale collaboriamo e diamo il nostro contributo per quanto riguarda il mondo delle onde elettromagnetiche e della radio.

I primi contatti con il “Majorana” avvennero nel 2004 attraverso il prof. Tony Capurso IZ2DNX, a suo tempo nostro socio, e i primi accordi furono presi dall'allora presidente I2BGR Giancarlo e da IK2NBW Enzo; da quel momento ci fu una sempre più grande collaborazione con scambi di idee e di progetti che portarono alla costruzione, in base ai nostri suggerimenti e prototipi, di piccole apparecchiature tuttora utilizzate.
 
Anche quest'anno siamo stati contattati e, insieme, abbiamo deciso il tema della manifestazione: “FILO E SENZA FILO ? QUESTO È IL DILEMMA” e su questo tema I2ITH Alberto e IK2ILG Fermo hanno lavorato con i professori del Majorana stendendo un programma che potesse portare i visitatori della manifestazione ad un percorso facile ed intuitivo del tema.


Da non dimenticare poi che il tema proposto era orientato per la maggior parte ai ragazzi delle scuole dalla seconda media alla seconda superiore e quindi ad un pubblico giovane; fu deciso di procedere, per non stancare i ragazzi, con il concetto di “gioco” e non di “insegnamento” quindi: “imparare giocando”.
I preparativi hanno occupato parecchi radioamatori soprattutto nell'installazione e successivo smontaggio delle apparecchiature ed attrezzature che dovevano poi servire alle dimostrazioni.

Il periodo che ci ha impegnato partiva da domenica 7 ottobre per terminare la domenica 21 ottobre ma bisognava trovare fra i nostri soci il personale disponibile.

 A fatica è stato steso un programma:
- domenica 7 ottobre : I2ITH – I2NDT – IK2AOH – IK2ILG – IZ2CPS
- settimana dal 8 al 12 ottobre : IK2NBW e I2IWM
- sabato 13 ottobre : IZ2DHP - IK2ILG – IK2AOH – IK2ANB
- domenica 14 ottobre : I2ITH – IZ2AJE – IK2NBW
- settimana dal 15 al 19 ottobre : IK2NBW e I2IWM
- sabato 20 ottobre : IZ2DHP – IZ2GLU – IK2ILG
- domenica 21 ottobre : IK2NBW – IZ2AJE – I2ITH – IZ2CPS – IK2ANB.
Da non dimenticare IK2LHZ Pietro che ha dato un importante aiuto per il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature. I totale 12 soci hanno dato la loro disponibilità.

La sede dell'evento era una tensostruttura installata sul retro della Biblioteca di Seriate che ospitava la parte relativa al “SENZA FILO” e la parte relativa a “L'informatica … senza computer” organizzata dagli studenti del “Majorana” mentre la parte “FILO” era ubicata in un locale della Biblioteca di Seriate.

Le scolaresche arrivavano in gruppi di circa 20 – 25 ragazzi ed ogni scolaresca veniva suddivisa in 2 o 3 gruppi e smistati, a rotazione, dai professori del Majorana fra “SENZA FILO” – “FILO” e “informatica”. Stesso criterio veniva adottato il sabato e la domenica per il pubblico.
Noi radioamatori chiudevamo il percorso dimostrando e mettendo in pratica con le nostre radio quanto era stato precedentemente visto e per fare ciò avevamo a disposizione un tasto con oscillofono per la dimostrazione dell'alfabeto Morse, una radio in HF con dipolo per i 40 e 80 metri, due radio bibanda per VHF e UHF con antenna interna ed antenna esterna ed anche il sistema ATV, con relativa telecamera, sintonizzato sulla frequenza del nostro ponte.

Tutta la parte dimostrativa precedente, più avanti descritta, veniva gestita dai ragazzi dell'ultimo anno dell'Istituto Majorana ottimamente preparati dai loro professori i quali si limitavano a sovraintendere, ad accogliere le scolaresche ed il pubblico ed a gestire i gruppi di ragazzi nella rotazione.
Nella parte “FILO” veniva illustrata, coinvolgendo sempre i ragazzi delle scuole, la comunicazione attraverso una linea filare ma anche dimostrando il funzionamento delle apparecchiature e in quale modo veniva elaborato il suono, nel caso la voce dei ragazzi, perché la stessa potesse transitare lungo il filo che collegava due apparecchiature.

Mi soffermo di più sulla parte “SENZA FILO” dove eravamo coinvolti maggiormente.
Come detto precedentemente la prima parte veniva gestita dai ragazzi del Majorana, ogni giorno diversi, che di tanto in tanto si trovavano in difficoltà e ricorrevano al nostro aiuto:
- Le scolaresche o i visitatori iniziavano il loro percorso dalle onde elettromagnetiche che venivano spiegate anche utilizzando delle specie di molle di plastica che i ragazzi in coppia facevano muovere simulando in questo modo la forma dell'onda, passavano poi ad una migliore spiegazione con l'aiuto di un breve filmato.
- Successivamente, con una apparecchiatura ATV, opportunamente modificata, veniva spiegato come si propaga l'onda elettromagnetica e quali materiali fanno passare o deviano l'onda.
- Veniva poi la parte più giocosa per i ragazzi: la caccia all'onda. Con l'aiuto di I2ITH vennero costruiti dagli studenti del Majorana degli “sniffer” (ricercatori d'onda), I2ITH costruì anche un piccolo trasmettitore con uscita di pochi milliwatts che veniva nascosto nella sala; veniva dato ad ogni ragazzo lo “sniffer” con l'invito alla ricerca del trasmettitore; l'accensione di led verdi e rossi sull'indicatore dello “sniffer” aiutava i ragazzi nella ricerca. Era il momento più bello vedere questi ragazzi scorrazzare per la sala finché qualcuno, andando molto vicino, trovava la trasmittente ed allora c'era l'ammassamento perché tutti volevano provare e vedere il loro led rosso accendersi tanto che ho dovuto più di una volta riparare le antennine del trasmettitore.
- Passavano poi ad una ricerca più sofisticata: la triangolazione. Il gruppo veniva ulteriormente diviso in due gruppi che, nel giardino della Biblioteca, con antenna direttiva munita di piccolo s-meter, bussola e piantina del giardino dovevano indicare sulla piantina stessa la direzione del trasmettitore, altra apparecchiatura ATV opportunamente modificata. I due gruppi poi si scambiavano di posto e l'incrocio delle due direzioni doveva dare l'ubicazione del trasmettitore che poi, congiuntamente, raggiungevano per la verifica. Anche qui il divertimento era assicurato, alle volte si innescava anche una piccola competizione: “il nostro vertice è più preciso”.
A questo punto venivano accompagnati alla postazione dei radioamatori. Si iniziava con una piccola spiegazione sulle onde elettromagnetiche, sugli esperimenti di Guglielmo Marconi, sulle prime trasmissioni via etere ad impulsi, sull'utilizzo del CW, sul passaggio alla fonia, sui modi di trasmissione. Seguiva poi la dimostrazione con il tasto con coinvolgimento dei ragazzi che venivano invitati all'utilizzo dello stesso, cosa che facevano molto volentieri, qualcuno chiedeva anche di sentire il proprio nome in Morse;
Molto gettonato l' SOS e l' SMS dei telefonini di cui, con sorpresa, ne scoprivano il significato. Si passava poi alla dimostrazione in fonia utilizzando la radio in HF. Dopo una piccola dimostrazione del suo funzionamento veniva fatto un collegamento in tempo reale e qui si vedeva la sorpresa nel volto dei ragazzi quando il corrispondente rispondeva e quando, dopo aver passato i saluti dei ragazzi, questi ascoltavano il ringraziamento. Al termine QSO piccola spiegazione delle sigle, dei controlli, dell'alfabeto fonetico e di quanto i ragazzi avevano ascoltato. Qualche domanda, poche, per passare poi al settore “protezione civile” e quindi quali compiti hanno i radioamatori in caso di calamità naturali o in caso richiesta di intervento per particolari necessità. Qui veniva illustrata l'apparecchiatura ATV, il suo scopo ed il suo utilizzo; veniva accesa la telecamera e i ragazzi potevano vedere sullo schermo TV il loro volto ed anche qui c'era la corsa, con affollamento, per mettersi davanti all'obbiettivo:
grande divertimento anche qui. Tutto terminava con “avete qualche domanda da farci ?” ma da parte dei ragazzi pochissime, invece le maestre ed anche il pubblico spesso erano interessati a qualche approfondimento. Tutto questo si ripeteva per 2 o 3 volte per ogni scolaresca che inizialmente veniva divisa in gruppi. Con un saluto ed un ringraziamento congedavamo il gruppo che o passava alla parte informatica oppure si avviava verso l'uscita. La nostra parte durava al massimo 15 minuti.
Tutta il percorso programmato per “FILO E SENZA FILO ? QUESTO È IL DILEMMA” aveva una durata massima di 2 ore e non sempre si riusciva a concludere nei tempi previsti.
Nei 15 giorni di apertura di Bergamo Scienza si sono alternati 22 scolaresche ed 8 gruppi di pubblico vario per un totale di circa 600 persone.

In conclusione, tutto si è svolto con grande serietà ed impegno, va notata la professionalità dei ragazzi dell'Istituto Majorana che con grande simpatia e pazienza hanno svolto il loro lavoro. Lodevole anche l'impegno profuso dei radioamatori per portare a termine con successo questa manifestazione.
Con i professori del Majorana responsabili dell'evento ci siamo lasciati con l'impegno di partecipare alla riunione nella quale si trarranno le conclusioni circa “Bergamo Scienza 2012” ma si programmerà anche la prossima “Bergamo Scienza 2013” con nuovi progetti per il prossimo anno. L'idea sarebbe quella di coinvolgere maggiormente i ragazzi delle scuole che verranno a visitare la prossima manifestazione con delle semplici costruzioni da fare al momento quindi con ancora maggiore coinvolgimento dei ragazzi.

Appuntamento quindi all'anno prossimo possibilmente con una più massiva partecipazione da parte dei soci della Sezione di Bergamo magari non come protagonisti ma solamente come visitatori. C'è sempre qualcosa da imparare, anche dai ragazzi.

                                                               73 ik2nbw Enzo

 

 

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