Penso
che in antenna, con una siffatta attrezzatura, non uscissero
più di una quindicina di watt e chissà con quante onde
stazionarie sulla “poverissima antenna a presa calcolata di
20 metri” costruita in rame fosforoso frutto di faticose
ricerche.
Il pezzo
migliore dell’RX ebbe fine, per vendita, nel giugno del 1950
anno in cui andai a nozze.
La
cessione fu dovuta all’impellente necessità di dover
recuperare ovunque del denaro occorrente al matrimonio.
Dopo
tanti ripensamenti e forse con qualche lacrimuccia, trovai
un OM d’Iseo (Bs) che diventò il nuovo proprietario del
prezioso ed amato surplus.
Giunto
sulla strada di ritorno giuro che sarei tornato indietro per
ritrattare la vendita.
Il posto
dell’RX venne occupato prima da un residuato bellico AR18
della Ducati, che sventuratamente si guastò nelle sue
valvole color rosse, ormai irreperibili, e successivamente
da un modesto supereterodina 5 valvole commerciale della
Philips che andava avanti e indietro dall’abitazione allo
shack, si fa per dire, perché tratta vasi di un garage che
fungeva da sala di trasmissione. |